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GIOVANNI ANNIO DA VITERBO fu un discusso frate domenicano nato nel capoluogo della Tuscia attorno al 1430 e morto a Roma nel 1502.
E' da ascrivere tra i primi eruditi del periodo umanistico che si interessarono degli Etruschi, tanto da farlo considerare il fondatore dell’Etruscologia stessa.
Fu poligrafo di molteplice erudizione, non desueto comunque a falsificare le prove dei documenti dati quali reperiti: fu esperto di teologia, storia antica, epigrafia ed astrologia, si interessò alle profezie ed alla ricostruzione, lettura ed interpretazione delle antiche iscrizioni latine, greche ed etrusche.
Specie in questo campo non esitò ad elaborare delle interpretazioni ardite e spesso senza basi concrete.
La sua attuale fama è oggi legata alla composizione nel 1488 delle Antiquitates, in sedici libri, la maggior parte dei quali riguardanti opere di scrittori antichi, talora falsificate di sana pianta: secondo il religioso, gli Etruschi avrebbero radici semitiche, essendo discendenti diretti di Noé, giunto in Etruria con il nome di Vertumno e fondatore di Viterbo.
Dal secolo XV al XVII il nome di GIOVANNI ANNIO DA VITERBO correva tra gli eruditi e soprattutto teologi, esegeti ed interpreti per vari scritti ed in particolare, oltre i Commentaria Chronologica, anche un COMMENTARIOLUM IN SEPTEM EXTREMA CAPITA LIBRI APOCALYPSIS in cui procedette all'equazione ANTICRISTO = MAOMETTO che godette di notevole credito ma che nel XII secolo fu emendata da BENEDETTO PEREIRA in questa sua OPERA di cui si propongono qui le AUTORIZZAZIONI ECCLESIASTICHE e l'INCIPIT: offrendo poi di seguito con opportuno INDICE, ed in totale traduzione in italiano dal latino, il TESTO ORIGINARIO [riproduzioni da Biblioteca Privata]










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