A ROMA GIA' PRESSO IL "MUSEO NAZIONALE DELLE TERME" ORA "MUSEO NAZIONALE ROMANO" RISULTA CUSTODITO QUESTO COLLARE (CIL, XV, 7194; ILS 8731, ARANGIO-RUIZ 127 B = DATATO TRA IL IV ED IL VI SECOLO D.C.) CHE ALCUNI INTERPRETI GIUDICARONO COLLARE DI UNO SCHIAVO RECANTE L'INDICAZIONE, ISCRITTA, DEL PADRONE CHE PROMETTEVA UN COMPENSO A CHI GLIELO AVESSE RICONDOTTO IN CASO DI FUGA.
LA SCRITTA INFATTI DICE FUGI, TENE ME/ CUM REVOCUVERIS [SIC!] ME D(OMINO) MEO/ ZONINO, ACCIPIS SOLIDUM (="SONO FUGGITO, TIENIMI PRESSO DI TE ED UNA VOLTA CHE MI AVRAI RESTITUITO A ZONINO IL MIO PADRONE, SARAI RICOMPENSATO CON UN SOLDO") = C. G. BRUNS, FONTES JURIS ROMANI ANTIQUI, P. 362 CFER. WESTERMANN, S. V. SKLAVEREI, R. E., SUPP. VI (1935) 980
LA CELEBRE EPIGRAFISTA IDA CALABI LIMENTANI (P. 315) RIESAMINANDO L'OGGETTO E CALCOLANDO IL RIDOTTO DIAMETRO DEL COLLARE (12 CM.) HA SUCCESSIVAMENTE IPOTIZZATO CHE SI SIA TRATTATO PIUTTOSTO DEL COLLARE DI UN CANE DOMESTICO: DOTATO DI COLLARE COME QUI VISIBILE DA UN REPERTO POMPEIANO