Lettera Patente di Corsaro
Bento Gongalves da Silva,
Generale e Presidente della Repubblica
Rio Grandese
Il Governo della Repubblica Riograndese, insediatosi nella città di Piratinim nel giorno 6 del mese di novembre del 1836, opponendo forza alla forza e facendo valere i propri diritti più sacri contro gli arbitri del Governo del Brasile, il quale, dopo aver trascurato i piu giusti reclami del Popolo Riograndese garantiti dal Diritto Costituzionale vigente nelle provincie del Brasile e ancora di più, abusando del potere conferito dalla Costituzione, ci ha dichiarati fuori legge:
Pertanto ordino e decreto la presente PATENTE DI CORSARO acciocché la Zumaca Farropilha del peso di 120 tonnellate escluso l'equipaggiamento possa percorrere liberamente tutti i mari e i fiumi dove transitano navi da guerra e mercantili del Governo del Brasile e dei suoi sudditi, che, se presi con la forza delle armi, saranno considerati bottino di guerra come prescritto dall'Autorità legittima e competente. Si raccomanda il Capitano Giuseppe Garibaldi, comandante della detta nave corsara e tutti i suoi subalterni di rispettare e di fare rispettare le bandiere, i sudditi e gli interessi delle altre Nazioni, e di trattarli con la massima urbanità e delicatezza; augurandoci che il Governo di questa Repubblica contraccambi i Capi ed i Sudditi delle altre Nazioni, ai quali chiedo di concedere alla detta nave corsara tutta la protezione in caso di pericolo comune per naufragio, incendio, fame e peste. Lo stesso capitano e, in sua vece, qualsiasi tenente darà a questo Governo l'aiuto necessario ricevuto sia per mare che per terra, per tributare ai rispettivi Governi gli onori dovuti a tale degna filantropia. In conseguenza ordino a tutti i Capi e Sudditi della Repubblica Riograndese che abitano i porti e le spiagge del suo territorio di offrire e dare a tutte le navi corsare e alle persone da loro dipendenti la più attenta e devota protezione in caso di bisogno e in caso contrario sotto la più grave responsabilità. Nella medesima forma ordino al Capitano Giuseppe Garibaldi comandante della detta nave corsara in ragione del fatto che, per ora, in questo Stato non esiste nessun porto adatto all'attracco e nel quale si possa raccogliere e conservare i bottini fatti, di servirsi dei porti dello Stato della Repubblica di Bahia, considerando le relazioni di amicizia e di alleanza offensiva e difensiva che hanno contratto i due Stati contro il Governo
di Rio de Janeiro; avendo la certezza di trovare nelle Autorità Repubblicane costituite in quello Stato, tutta la protezione ed il favore; nella stessa forma saranno trattate le loro navi nelle medesime situazioni. In fede che così si adempierà, ed al fine di dare a questa lettera patente tutto il suo valore e forza, preteso dal diritto delle genti per potere navigare liberamente su una nave corsara o mercantile, mando a registrare la presente nella Segreteria della Marina, la quale è da me firmata e controfirmata dal Ministro della Ripartizione competente.
Serafin Gongalves Ufficiale Maggiore Supplente della Segreteria avendo apposto il sigillo della Repubblica.
Data dalla Segreteria dello Stato di Affari di Guerra e Marina nella città di Piratinim nel primo giorno del mese di Aprile dell'anno milleottocentotrentotto, terzo dell'Indipendenza e della Repubblica Riograndese.
Bento Gonçalves da Silva
Josè da Silva