Informatizzazione a cura di B. E. Durante

LEONE ALLACCI (qui vedine il ritratto) ebbe influenza sull'incarico di VICARIO DELL'INQUISIZIONE per A. APROSIO.
Entrambi furono amici di
RAIMONDO CAPISUCCHI (E/O CAPIZUCCHI)
influentissimo
MAESTRO DEL SACRO PALAZZO,
colui che, oltre che a SANCIRE la legittima pubblicazione del MANUALE PER INQUISITORI detto gergalmente "IL PORTERO",
diede altresì l'IMPRIMATUR per la pubblicazione di QUESTO VOLUME con cui L. ALLACCI (peraltro convinto fautore della rinascita del CULTO MARIANO nella lotta all'"ERESIA LUTERANA" e quindi a OGNI ERESIA) ripropose i DETTATI DEL "CONCILIO DI EFESO" DEL 431.
Nel contesto delle relazioni dell'Aprosio con censori ecclesiastici meritano però una citazione di rilievo i suoi rapporti intellettuali con
ENRICO NORIS.
































VERGINE MARIA =MADRE DI DIO










(FORMULA DI UNIONE)Per quanto poi riguarda la Vergine madre di Dio, come noi la concepiamo e ne parliamo e il modo dell'incarnazione dell'unigenito Figlio di Dio, ne faremo necessariamente una breve esposizione, non con l'intenzione di fare un'aggiunta, ma per assicurarvi, così come fin dall'inizio l'abbiamo appresa dalle sacre scritture e dai santi padri, non aggiungendo assolutamente nulla alla fede esposta da essi a Nicea.
Come infatti abbiamo premesso, essa è sufficiente alla piena conoscenza della fede e a respingere ogni eresia.
E parleremo non con la presunzione di comprendere ciò che è inaccessibilc, ma riconoscendo la nostra insufficienza, ed op ponendoci a coloro che ci assalgono quando consideriamo le verità che sono al di sopra dell'uomo.
Noi quindi confessiamo che il nostro signore Gesù Cristo, figlio unigenito di Dio, è perfetto Dio e perfetto uomo, composto) di anima razionale e di corpo, generato dal Padre prima dei secoli secondo la divinità, nato, per noi e per la nostra salvezza, alla fine dei tempi dalla vergine Maria secondo l'umanità, che è consostanziale al Padre secondo la divinita, e consostanziale a noi secondo l'umanità, essendo avvenuta l'unione delle due nature. Perciò noi confessiamo un solo Cristo, un solo Figlio, un solo Signore.
Conforme a questo concetto di unione inconfusa, noi confessiamo che la Vergine santa è madre di Dio, essendosi il Verbo di Dio incarnato e fatto uomo, ed avendo unito a sé sin dallo stesso concepimento, il tempio assunto da essa.
Quanto alle affermazioni evangeliche ed apostoliche che riguardano il Signore, sappiamo che i teologi alcune le hanno considerate comuni, e cioè relative alla stessa, unica persona, altre le hanno distinte come appartenenti alle due nature; e cioè: quelle degne di Dio le hanno riferite alla divinità del Cristo, quelle più umili, alla sua umanità.