cultura barocca
I. B. E. D. Il bandito "Antonio Curcio di Acerra" fucilato (1870) e il cui cadavere è qui esposto -in una ammonitrice ricostruzione orrorifica- tra i poteri istituzionali: lo Stato ("che punisce i malvagi e gli assassini, rappresentato dal Soldato") e la Chiesa ("il cui compito istituzionale sarebbe quello di convertire dal male al bene: e se impossibile di accompagnare il reo all'estremo supplizio") = la tragica messinscena era stata allestita per esser apposta secondo un uso tipicamente ottocentesco su "carte da visita".

Attraverso i secoli mutò la forma ma non la sostanza dell'ESPOSIZIONE DEI GIUSTIZIATI E IN ULTIMO DEI CRIMINALI REI DI VIOLENZE GRAVISSIME contro le istituzioni: siffatta costumanza aveva una sua "archeologia" nei così detti SPETTACOLI DI GIUSTIZIA cui era attribuita una FUNZIONE CATARTICA E AMMONITRICE PER LA POPOLAZIONE E I MALAVITOSI IN PARTICOLARE che, quando ancora non si aveva a disposizione la MACCHINA FOTOGRAFICA (VEDI), erano proposti al pubblico in specifiche pubblicazioni note come FOGLI VOLANTI, RAGGUAGLI, DESTINATI AD AVERE TANTA INFLUENZA SULLA LETTERATURA ORRORIFICA E SULLA GIALLISTICA = del resto la piaga del banditismo nei suoi molteplici aspetti fu assai diffusa in ogni contrada d'Europa partendo, senza risalire agli albori, da quel Banditismo di Faide che era diffuso ovunque. Per ragioni documentarie si prende qui in esame il DOMINIO DELLA SERENISSIMA REPUBBLICA DI GENOVA su cui si è specificatamente indagato ma dove il problema del brigantaggio non era diverso rispetto ad altri luoghi d'Italia e d'Europa. A proposito di questo celebre Dominio esistono documentazioni in merito località che per decenni -prima di esser liberate dalle forze governative- furono controllate da bande organizzate come la VILLA DI SESTRI PONENTE, L'AREA DELLA POLCEVERA E DEL BISAGNO SINO A CHIAVARI senza dimenticare il PONENTE ED IL LEVANTE OVE SI ERIGEVANO FORTILIZI DAI RICCHI RESIDENTI ISOLATI PER DIFENDERSI DAI BANDITI tenuta anche presente la realtà assai forte dei PIRATI BARBARESCHI O TURCHESCHI CONTRO CUI SI ESCOGITARONO I VARI SISTEMI DI DIFESA DI CUI QUI SI PUO' LEGGERE = vedi comunque qui -BANDITISMO ORGANIZZATO - BANDITISMO LOCALE NELLA REPUBBLICA DI GENOVA.
Il fenomeno diffuso in tutta Europa fu variamente combattuto ed in maniera sempre cruenta senza vagliare le ragioni sociali (dal PAUPERISMO che avrebbe presto alimentato il processo dell' EMIGRAZIONE a fenomeni pseudoesoterici alimentati dal governo borbonico -incapace di prendere adeguati provvedimenti di profilassi- in merito a presunti UNTORI OPERANTI NEL REGNO DELLE DUE SICILIE come ha lasciato scritto L. SETTEMBRINI IN QUESTA SUA "OPERA BASILARE") che spesso erano alla radice dello stesso = fatto che dopo l'unità d'Italia portò alla drammatica situazione del BRIGANTAGIO POSTUNITARIO di cui si danno qui tre poli di indagine, destinata ad evolversi a a mantenere una sua tragica realtà delinquenziale non priva di connivenze con il Potere Istituzionale:
1 -BANDITISMO SOCIALE - "BANDITO SOCIALE" (BRIGANTAGGIO - BRIGANTAGGIO POST-UNITARIO)
2 -BANDITISMO ORGANIZZATO NEL MERIDIONE POSTUNITARIO : LE ASSOCIAZIONI MAFIOSE DIFFERENZIAZIONI E CONVERGENZE CON LA STORICA DELINQUENZA ORGANIZZATA ]
3 -BANDITISMO ORGANIZZATO NEL MERIDIONE POSTUNITARIO : ISTITUZIONALIZZAZIONE POLIZIESCA DELLA CAMORRA AD OPERA DEL MINISTRO BORBONICO LIBORIO ROMANO (CONVERGENZE CON ANTICHE SOLUZIONI REPUBBLICANE GENOVESI)]

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