IL PULPITUM DI CUI SI VEDE LO SPAZIO SOTTOSTANTE ERA CIO' CHE OGGI CHIAMIAMO "PALCOSCENICO": ERA STATO PROGETTATO DAPPRIMA UN BALTEUS POI DISTRUTTO PER QUALCHE RIPENSAMENTO E MOLTO SEMPLICEMENTE IL "PALCOSCENICO" ERA STATO FATTO CON UN IMPIANTITO DI LEGNO CHE POGGIAVA SU PICCOLI TRAVI DI LEGNO CHE A LORO VOLTA ERANO SORRETTI DA TRAVI PIU' ROBUSTI (CHE SVOLGEVANO LA FUNZIONE DEL BALTEUS) E CHE ANDAVANO AD INCASTRARSI IN FORI DI SOSTEGNO BEN RICONOSCIBILI NELLA PARTE INFERIORE DELLA FRONS SCAENAE.
CON QUESTO ESPEDIENTE SI ERA ELIMINATO L'ONERE, ANCHE ECONOMICO DI REALIZZAZIONE DEL BALTEUS: E DEL RESTO IL MANCATO RINVENIMENTO NELLO SPAZIO DEL PULPITUM DEL CONSUETO FOSSO PER OSPITARE LE "MACCHINE DA TEATRO" NECESSARIE PER PRODURRE QUELLI CHE OGGI DEFINIREMMO "EFFETTI SPECIALI" INDUCE A CREDERE CHE SI SIA OPTATO PER UNA SOLUZIONE SEMPLICE NELLA REALIZZAZIONE TECNICA: TENENDO CONTO CHE IL TEATRO, PER LA SUA STESSA STRUTTURA, PIU' CHE A TRAGEDIE O COMMEDIE DOVEVA ESSERE ADIBITO ALLA RAPPRESENTAZIONE DEI MENO IMPEGNATIVI MIMI E DI SPETTACOLI DI DANZA, CANTO, MUSICA