Fin dal 1400 a.C. in Messico e nella parte settentrionale dell'America centrale fiorirono civiltà di notevole importanza, oltre a diverse tribù: sulla costa orientale del Messico gli Olmechi eressero templi e imponenti palazzi fino a cadere in declino intorno al 400 a.C. In seguito il Messico centrale fu dominato per circa duecento anni dalla civiltà di Teotihuacan e nel sud-ovest e nello Yucatán fiorì l'impero Maya.
Nell'XI secolo il Messico era controllato dai Toltechi, ai quali fecero seguito gli Aztechi e poi gli spagnoli. Le popolazioni che risiedevano nel Mesoamerica (Messico, Guatemala, El Salvador e la parte occidentale dell'Honduras e del Nicaragua), con la loro produzione agricola, alimentavano i grandi mercati cittadini. Erano inoltre dotate di strutture sociali complesse e svilupparono un'arte e una cultura raffinate, però distrutte quasi interamente dalla conquista spagnola.
Le civiltà mesoamericane ebbero una scrittura geroglifica, libri di carta di corteccia, carte geografiche, la matematica posizionale e il concetto dello zero, gli osservatori astronomici, un calendario di grande precisione e la previsione delle eclissi, complessi centri civico-cerimoniali e società stratificate con sovrani assoluti. Tutti questi popoli furono assoggettati dagli spagnoli e fatti diventare contadini a loro servizio ["Síntesis de Resultados". Comisión Nacional para el Desarrollo de los Pueblos Indígenas. 2006. Retrieved 2010-12-22]