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Della GENZIANA (Genziana maggiore, Genziana Lutea L. genziana gialla) parla il FIORAVANTI nella sua CIRUGIA da PAGINA 67.
Famiglia delle Gentianacee, Cupressacee
il nome deriva da Gentius re dell’Illiri che sembra sia stato il primo a far conoscere le sue virtu’ medicinali nel 160 a .C., ha 3.000 anni di tradizione come Amaro Tonico, si usa per fare il Vermuth E' una specie protetta, originaria dell'Europa centro-meridionale, è una pianta perenne, la radice deve essere colta in autunno e solo dopo 4-5 anni di vita della pianta, l’estrazione delle foglie deve avvenire quando la pianta ha le foglie che cominciano ad avvizzire, si tagliano le radici secondarie, si procede a sezionare in piccoli pezzi la parte piu’ pregiata. ha i fiori gialli, contiene composti amari e intensi e così concentrati che si puo’ sentire il sapore anche in una goccia diluita in 20.000 parti di acqua, non contiene tannini ed altri irritanti dell’apparato digerente. E’ in grado di stimolare la digestione, usata dagli antichi Egizi e Romani per stimolare l’appetito, come detergente antisettico per le ferite, per i vermi intestinali, per le affezioni epatiche e per l’isteria femminile, i disturbi mestruali. La MEDICINA CINESE la usa ancora oggi per disturbi della digestione, per la faringite, per la cefalea e per la artrite. La MEDICINA AYURVEDICA nel trattamento di febbri, malattie veneree, itterizia ed altri problemi epatici. Viene preferita la Genziana come amaro digestivo in quanto non causa irritazione intestinale.
Parti usate la radice, parti aeree.
COMPONENTI
Eterosidi amari, genziopicroside, amaropanina, amarogentina, amaroswerina, questi composti in seguito ad un processo di idrolisi, perdono la loro amarezza, ci sono anche alcaloidi, gentisina, genziina e isogentisina, flavonoidi, genziaculina, glucidi, genzianosio, genziobiosio, saccarosio, maltosio, levulosio, destosio, xilosio, arabinosio, enulina, enzimi, acido ascorbico, tiamina, mucillagini,sverziamarina, gentiopicrinasveroside, zuccheri, , zuchero amaro, saccarosio, sostanze coloranti, pectine, olio essenziale tracce, alcaloidi, quali la genzianina, amaro-tonica, durante l’ESSICCAMENTO la gentiopicrina si trasforma in genziina e genziamarina, amarogentina, potere amaricante , si tratta della sostanza piu’ amara che si conosca. Le RADICI, contengono molti GLUCOSIDI AMARI, come la genziopicrina, gentiacaulina, e una sostanza colorante gialla la gentisina, alcaloidi, mucillagini, olio essenziale.
La GENZIANA e’ raccomandata per l’uso quotidiano se ne puo’ fare uso per anni, le parti aeree si usano per la cattiva digestione, nella inappetenza, nella anemia e durante la convalescenza. E’ un ottimo corroborante dell’organismo nei casi di debolezza.La genzianina stimola la digestione, stimolando gli acidi gastrici.
Ha proprieta’ ANTIBIOTICHE, e sembra che sia la pianta giusta per l’ARTRITE.
Sembra sia anche un potente EMMENAGOGO, le donne in gravidanza devono evitarne l’uso, in altri casi potrebe essere utile per la comparsa delle mestruazioni.
DISTURBI DIGESTIVI, DISAPPETENZA, SENSO DI PIENEZZA, FLAUTOLENZA: rientra in molte preparazioni come AMARO-TONICO, si usa per aumentare l’APPETITO, attraverso i ricettori gustativi stimola la secrezione gastrica e salivare contribuendo a stimolare l’appetito, la preparazione va presa mezz’ora prima dei pasti e sorseggiati lungamente per permettere la azione riflessa attraverse i recettori gustativi ,per lo STOMACO, la Genziana è tonica, stimolante, antifermentativa.Esplica attivita’ eupeptica, da attribuire ai principi amari, favorisce e aumenta la secrezione dei succhi gastrici, ha una azione RICOSTITUENTE, utile nelle CONVALESCENZE e negli stati di decadimento organico, e’ dotatata di proprieta’ ANTIPIRETICHE e ANTIELMINTICHE, abbinata al FERRO e’ utile nelle ANEMIE sideropeniche, prima dell’avvento della china era usata per curare la malaria, favorisce le difese organiche , e’ anche una pianta FEBBRIFUGA, AUMENTA la secrezione bronchiale, trova applicazione anche nei casi di ANORESSIA, nelle ATONIE GASTRICHE, nelle DIGESTIONI LUNGHE E DIFFICILI.
USO ESTERNO GENZIANA: in passato il DECOTTO veniva usato per lavare FERITE e PIAGHE.