Dell' IMPERATORIA - Peucedanum ostruthium Koch - (OMBRELLIFERE) -
Erba rena - Legret - Maistranza - Impiraturi - Alegrot - Imperatorgia parla il FIORAVANTI nella sua CIRUGIA da PAGINA 68
Il suo nome comune sta ad indicare le sue forti proprietà medicamentose. Il nome della specie ostruthium deriverebbe da successive trasformazioni di un termine tedesco tradotto nel latino medioevale magistrantia, da cui astrantia che si mutò in ostricion e poi in ostruthium.
Nel XVII secolo, l'IMPERATORIA godette della massima considerazione da parte di fitoterapisti e anche di ciarlatani: una mistura allora in voga in Europa era l'Orvietano, composta da ben 54 piante diverse mescolate con miele, oppio, numerosi oli essenziali e perfino carne di vipera essiccata.
Vegeta in terreni silicei, boschi e prati umidi delle Alpi e degli Appennini settentrionali; fino a 2000-2200 m.Identificazione: da 30 cm a 1 m., perenne, fusto verde, eretto, cilindrico, striato, cavo, foglioso; foglie verdi su ambedue le pagine, spesso un poco più pallide e vellutate sotto, molli, quelle inferiori a 3-9 segmenti larghi, triangolari, lobati, dentati, quelle superiori più piccole, a placchette gonfie e spesso rossastre; fiori bianchi o rosa (giugno-agosto), in grandi ombrelle piatte, con 20-42 raggi disuguali e gracili, senza involucro; frutto corto, largamente alato, ristretto alle due estremità; rizoma con rigonfiamenti ad anelli, bruno, stolonifero, succo latteo. Odore arromatico, penetrante; sapore acre, aromatico.
La radice dell'IMPERATORIA, cotta nel vino, viene attualmente usata in Svizzera, come contravveleno alle morsicature dei cani.
Inoltre, ha proprietà espettoranti e aperitive che sono inconfutabili; masticata, stimola la salivazione.
La pianta serve per aromatizzare alcuni tipi di formaggi.
L'IMPERATORIA combatte efficacemente le infiammazioni, calma le contrazioni muscolari, stimola l'appetito.