cultura barocca
Vedi altri strumenti agricoli greco-romani e la variegata etimologia di alcuni = visualizza qui i significati di forcone (furca) dalle "Georgiche" virgiliane e di furcilla o piccola forca ancora di prevalente valenza agricola (entrambi nella citazione del vocabolario del grandissimo latinista Ambrogio Calepino) = come sostiene il Battaglia nel "Grande Dizionario della Ligua Italiana", sotto voce da furca e furcilla = da furcilla è derivato l'italiano forchetta oggetto raro nell'antichità come riporta sotto voce Lucia Sollazzo nel "Grande Dizionario Enciclopedico", Utet, Torino, VIII, anni vari = non comune ne era l'uso nella romanità, stante anche i ritrovamenti archeologici, comunque alcuni esemplari sono rimasti tra cui si può rammentare questa forchetta collegata ad un cucchiaio (variante sofisticata dello strumento puntiforme come scrive la Sollazzo per portar cibo alla bocca e dei cucchiai che sull'estremità opposta avevano una sorta di punta acuminata utile per lo stesso scopo) pur se rimane straordinario questo romano servizio da viaggio scoperto dall'illustre Pietro Barocelli negli scavi della città romana di Ventimiglia, in una tomba intatta datata del II sec. d. C. meccanismo lungo 19 cm per 2,6 cm. di Larghezza in tre lamine d'argento lavorate a traforo, in modo che sull'asta centrale dell'oggetto qui raffigurato sia in immagini precedenti che posteriori ai restauri risultano inseriti con proprietà di rotazione 6 distinti elementi con diverse funzioni: cucchiaio (ligula), colino (colum), gancio, auriscalpium, forchetta a tre rebbi, coltello] sulla cui genuinità si son succedute, negli anni fino al 1971, varie ipotesi anche divergenti fino alla conclusione a favore dell'originalità motivata, oltre che dall'analisi più attenta del manufatto e dall'autorevolezza del più moderno ritrovatore, cioè il citato Barocelli.
I dubbi erano anche dipesi da pregresse difficoltà di Girolamo Rossi, primo vero moderno archeologo di Ventimiglia Romana, in un'epoca di carente legislazione archeologica, sempre in lotta con il mercato antiquario, i furti di reperti e addirittura le possibili contraffazioni od intrusioni di materiale clandestino da parte di trafficanti ed avventurieri in qualche caso sì audaci, per comprovare la genuinità dei ritrovamenti, di far assistere gli intermediari dei possibili acquirenti al recupero in Nervia di Ventimiglia di siffatto materiale antiquario, onde venderlo - a prezzo maggiorato - mediamente a pro di munifici ma non sempre preparati collezionisti privati, italiani e stranieri, operanti in loco e non e di alcuni dei quali si possono qui leggere i nominativi con cosa fecero dei reperti furtivamente assimilati, di dove li custodirono, di cosa ne fecero e del destino di quanto da loro assimilato.
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