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La vita dell'alchimista polacco MICHAEL FREIHERR SENDIVOGIUS di cui si ignora la data di nascita mentre si conosce quella di morte nel 1646 resta comunque misteriosa ed enigmatica: su di lui può essere estremamente utile leggere quello che scrisse Witte, Henning nelle Memoriae philosophorum, oratorum, poetarum, historicorum et philologorum nostri seculi clarissimorum renovatae decas prima (- nona) Königsberg , Frankfurt

: Hallervord, 1677-1679: da p.615 si possono infatti leggere le notizie raccolte all'epoca sulla VITA DI SENDIVOGIUS.
Il personaggio, per quanto a lungo studiato in campo alchemico, rimane comunque figura misteriosa; fondamentale è poi questa sua OPERA, introvabile al momento nelle biblioteche italiane: il suo autore venne incarcerato essendo ritenuto l'unico alchimista che realmente conoscesse il segreto della PIETRA FILOSOFALE cui egli attribuì tre fondamentali proprietà: l'ELISIR DI LUNGA VITA, l'ONNISCIENZA e la FACOLTA' DI TRASFORMARE I METALLI VILI IN ORO.
A parte queste postulazioni del personaggio una scoperta chimica basilare lo rese un autentico precursore scientifico, quella cioè che l'ARIA non fosse come creduto una sola sostanza ma un insieme, entro cui il ruolo predominante risultava svolto dall'OSSIGENO.
Solo molto dopo, un alchimista svedese nel 1771 tal Karl Will Ilhemscheele e contemporaneamente l'inglese Joseph Priestley giunsero alle stesse conclusioni.
La grande fama di cui godette SENDIVIGIUS non impedì che cadesse in disgrazia (secondo una leggenda per aver perso la PIETRA FILOSOFALE di cui era giunto in possesso) sì da morire in povertà dopo aver goduto onori presso molte Corti d'Europa
DA RACCOLTA PRIVATA