Nove Dee dai nomi poetici e magici: nell'età barocca si abusò addirittura del termine di Filomusi per indicare i loro fedeli, cioè gli eruditi amanti delle arti da loro simboleggiate.
Omero
Avrebbero abitato nella GRECIA CLASSICA i Monti PARNASO , PINDO (vedine sopra la vetta: oltre al Monte Pindo dell'Olimpo Greco, dove nasce l'Acheloo, massimo fiume greco nonché divinità fluviale.
Esiste anche un Monte Pindo in Galizia, dove la tradizione ha, per consonanza cultuale, posto l'Olimpo degli Dei Celti! ), Pierio (dove sarebbero nate, in Macedonia) ed Elicona.
Sarebbero loro state care le fonti di Aganippe, di Castalia ed in particolare quella di Ippocrene , scaturita dal monte Elicona per un colpo di zoccolo del cavallo Pegaso, loro prediletto.
La fonte di Ippocrene, oltre che alle Muse, era consacrata ad Apollo (loro guida) e si credeva che le sue acque dessero ai poeti l'estro del comporre.
Clio - "colei che rende celebri", presiede alla Storia.
Euterpe - "colei che rallegra" - è Dea della Musica. Inventrice del flauto, viene rappresentata con un doppio flauto.
Talia - "la festiva" - è Dea della Commedia e della Poesia Satirica.
Melpomene - "la cantante" - presiede alla Tragedia.
Tersicore - "colei che diletta con la danza" - è la Dea della Danza e viene ritratta con in mano la lira.
Erato - "colei che suscita desideri" - è Dea della Mimica e della Poesia Mèlica (è la poesia lirica ed erotica, pura espressione del sentimento senza finalità storiche, politiche o morali. Cioè: solo canto). E' una vispa giovinetta coronata di mirti e rose. Anche lei ha sempre con sé lira e plettro.
Polinnia - "ricca di inni" - presiede alla Lirica.
Urania
Calliope - "colei dalla bella voce" - è Dea della Poesia Epica.
Questa è la tradizione, il valore della Memoria.
Secondo una tradizione assai discutibile, che rimanderebbe ad Omero, Saffo