Conrad GESSNER (o GESNER o Conradus Gesnerus)
Nato a Zurigo nell'anno 1516 ed ivi morto nell'anno 1565.
Di origini umili e orfano di padre dal 1531, quando questi cadde nella battaglia di Kappel, riuscì a studiare a Strasburgo, Bourges e Parigi grazie all'aiuto di amici che intuivano le grandi capacità del giovane.
Tornò a Zurigo nel 1535 e fece un matrimonio imprudente con una giovane senza dote.
Di nuovo gli amici lo aiutarono per continuare gli studi a Basilea.
Nel 1537 diventò professore di greco alla nuova accademia di Lausanne, dove ebbe la possibilità di dedicarsi agli studi, soprattutto di botanica.
Negli anni 1540 e 1541 trascorse un periodo di studi alla famosa università di Montpellier e nello stesso anno 1541 ottenne il dottorato in medicina dall'università di Basilea.
Ritornò definitivamente a Zurigo dove praticò medicina per il resto della sua vita ed insegnò fisica al Collegium Carolinum, intraprendendo annualmente viaggi di studio botanico in Svizzera e sporadici soggiorni all'estero.
Divenne il più importante naturalista svizzero del XVI secolo.
Fu noto ai suoi contemporanei soprattutto come botanico, anche se i suoi lavori più importanti in questo campo vennero pubblicati solo nella seconda metà del XVIII secolo a Norimberga.
La pubblicazione dei due volumi originali dell’Historia plantarum avvenne, a partire dal 1753, a cura dello studioso Schmiedel, che raccolse dal lascito dello studioso, conservato dalla Biblioteca dell'Università di Erlangen, manoscritti ed illustrazioni, numerose eseguite dallo stesso scienziato.
Durante la sua vita Gessner pubblicò solo due volumi di botanica: Enchiridion historiae plantarum (iszli) e Catalogus plantarum nel 1542.
La sua opera più importante, indicata universalmente come l'inizio della moderna zoologia, è Historia Animalium (1555-1558).
Durante la vita di Conrad Gessner furono pubblicati quattro volumi: quadrupedi, quadrupedi ovipari, uccelli e pesci, mentre un quinto volume, dedicato ai serpenti, fu pubblicato solo nel 1587.
I primi quattro volumi apparvero a Zurigo anche in traduzione tedesca nel 1563 (conosciuti come Thierbuch).
L'opera costituì per secoli la base delle conoscenze sugli animali nel mondo di lingua tedesca, anche grazie alle numerosissime silografie, per essere validamente sostituita solo nel XIX secolo dal famoso Tierleben di A.Brehm.
Gessner si dedicò inoltre alla preparazione di scritti (circa settanta) in molti altri campi.
Il GESSNER (di cui sopra si possono leggere altri dettagli della vita e del magistero) pubblicò tra il 1545 ed il 1555 la sua notevole Bibliotheca universalis, seu catalogus scriptorum in tribus linguis, graeca, latina et hebraica, extantium, un catalogo di circa 1800 opere in latino, greco ed ebraico di tutti gli scrittori del mondo vissuti fino ai suoi giorni, come si evince dai ricchissimi INDICI.
In riferimento a questa opera egli viene anche chiamato "il padre della bibliografia".
Nell'anno 1555 venne pubblicato un suo studio di 130 lingue denominato Mithridates de differentis linguis, che comprende il Padre Nostro in 22 lingue.
Nello stesso anno apparve una sua descrizione della scalata del Gnepfstein nella catena montuosa del Pilatus, Descriptio Montis Fracti sive Montis Pilati.
Infatti, Conrad Gessner fu un grande amante delle montagne in cui fece numerose escursioni non solo per osservare e raccogliere la flora, ma anche per esercitare il corpo.
Nel 1541 pubblicò come introduzione alla sua opera Libellus de lacte et operibus lactariis una lettera scritta ad un amico, in cui dichiara il suo attaccamento ai monti, annunciando la sua ferma decisione di scalare una vetta ogni anno.
Come ultima opera fu pubblicata durante la sua vita una enciclopedia teologica, ma i suoi scritti di medicina non vennero mai finiti.
Il grande scienziato universale svizzero morì di peste un anno dopo aver ricevuto il titolo nobiliare (Konrad von Gesner).
A Conrad Gessner è stata dedicata una famiglia di arbusti tropicali, le Gesneriaceae.
Cfr: WELLISCH, Hans, H., Conrad, Gessner, A Bio-Biography, Zug, IDC, 1984, oppure SERRAI, Alfredo, Conrad Gesner, Roma, BULZONI, 1990.