informatizzazione a cura di Bartolomeo Ezio Durante

Il diluvio universale, o semplicemente il diluvio (sopra in un'incisione di Gustave Dore') è un evento, oggi generalmente creduto mitico, in cui una divinità provocò un'inondazione di gigantesche proporzioni, che distrusse tutte o quasi le civiltà presenti all'epoca come punizione divina. Il racconto di tale avvenimento (variamente spiegato) è diffuso in tutte le culture. Le storie di Noè e la sua arca nella Genesi (6,1-9,17), Matsya nei Purana dell'Induismo e Utnapishtim nell'epopea di Gilgamesh sono tra le più conosciute versioni di questi miti. Una grande parte delle culture del passato e del presente hanno storie di una "grande inondazione" che devastò le antiche civiltà e distrusse l'umanità. Si suppone che il racconto originale del diluvio sarebbe sumerico e ricorderebbe un evento storico realmente accaduto nella mesopotamia meridionale: forse una grande inondazione che sommerse la città di Ur e i cui sedimenti sono stati rilevati negli scavi archeologici. Dal racconto sumerico deriverebbe quello babilonese di Utnapishtim e quest'ultimo sembra essere il modello del racconto di Noè inserito nella Bibbia durante la cattività babilonese del popolo ebreo.
Lista dei re Sumeri
Secondo il racconto riportato nella Lista dei re Sumeri la sovranità fu fondata nella città di Eridu e passò poi da Bad-tibira a Larak, poi Sippar, Shuruppak e Kish. Ziusudra l'ultimo re di Shuruppak, Utnapishtim subisce il diluvio, preavvisato dagli dei, poi il re Etana di Kish fonda la prima dinastia dopo il diluvio nella città di Kish. Ziusudra
Ziusudra significa: Colui che ha visto la vita in riferimento al dono dell'immortalità donatogli dagli dei. Questo mito è la testimonianza più antica del diluvio, risale al popolo dei sumeri in un reperto del 17° sec ac in Eridu. Gli dei vogliono distruggere l'umanità col diluvio, ma il dio Enki avverte Ziusudra re di Shuruppak, che costruisce una grande barca. Il diluvio dura 7 gg. Gli dei si pentono del diluvio e offrono a Ziusudra il dono dell'immortalità.
Gli scavi archeologici
Gli scavi archeologici testimoniano di una grande inondazione in Shuruppak, estesa fino a Kish e Uruk avvenuta tra il 2900-2750 ac. Altri scavi in Ur testimoniano due inondazioni minori databili prima e dopo il grande diluvio.
Atrahasis
Il mito di Atrahasis risale al primo impero babilonese. Il testo più antico scritto in accadico non è anteriore al 1700 ac. Dopo 1200 anni di crescita della popolazione per la sovrappopolazione umana, il dio Enlil è disturbato dal rumore fatto dagli uomini, e propone all'assemblea degli dei di distruggere l'umanità. Gli dei distruggono l'umanità con una serie di cataclismi che avvengono ogni 1200 anni. La successione dei cataclismi è: la peste, la siccità, la carestia, la salificazione del suolo, il diluvio. Il dio Enki avverte del diluvio Atrahasis che costruisce una nave secondo le misure divine. Per prevenire un'altra sovrappopolazione il dio Enki manda all'umanità le seguenti sciagure: le donne non sposate, la sterilità, gli aborti spontanei, la mortalità infantile.
Utnapishtim Utnapishtim è la traduzione in accadico di Ziusudra. Questo racconto viene inserito nell'epopea di Gilgamesh in una sua variante adottata dal popolo dei babilonesi. Gilgamesh cerca Utnapishtim nel paradiso a Dilmun per conoscere il dono dell'immortalità. Utnapishtim racconta a Gilgamesh del diluvio : il dio Ea (equivalente ad Enki per i sumeri) avverte Utnapishtim del diluvio, che costruisce una grande nave. Sulla nave porta i familiari, gli amici, i beni e il bestiame. Dopo il diluvio gli dei si pentono e offrono a Utnapishtim l'immortalità.
Xisuthrus Il mito di Xisuthrus rappresenta una trasposizione del mito sumero di Ziusudra nella mitologia caldaica. Il dio Chronos avverte Xisuthrus del diluvio, che costruisce un battello misurante 5 stadi per 2 stadi. Carica i suoi parenti e amici e una coppia per ogni specie animale sul battello. Cessato di diluviare vengono lanciati degli uccelli per 3 volte: la prima volta gli uccelli ritornano, la seconda ritornano con le zampe infangate, e la terza non ritornano. Xisuthrus sua moglie sua figlia e il pilota del battello vennero portati a vivere insieme agli dei.
Noè
Il racconto di Noè e del diluvio fu inserito nel libro del Genesi probabilmente durante la cattività babilonese del popolo ebreo nel VI secolo a. C., e assomiglia per certi versi al racconto di Utnapishtim.
Interpretazioni dei racconti sul Diluvio
In genere si ritiene oggi che i racconti del diluvio siano il ricordo, colorito di leggenda e fortemente esagerato, di inondazioni locali avvenute in un remoto passato. Sono però state proposte diverse interpretazioni:
Fine della glaciazione
Alcuni hanno suggerito che si possa trattare di eventi eccezionali (comunque non tali da sommergere il mondo intero!) legati allo scioglimento dei ghiacci o all'innalzamento del livello del mare al termine dell'ultima glaciazione (ipotesi del fisico Vittorio Castellani). In particolare per l'area mesopotamica è stato recentemente ipotizzata una inondazione preistorica del Mar Nero (ipotesi di Ryan-Pitman). Questa teoria è stata sostenuta anche dal noto giornalista e scrittore Graham Hancock, le cui tesi, anche se supportate da indizi precisi e circostanziati, sono considerate da molti studiosi ricadere nel campo della fantarcheologia.
Interpretazione allegorica
Secondo altri studiosi (come Giorgio de Santillana ed Hertha von Dechend), il diluvio sarebbe invece un'allegoria dietro cui si adombrano in realtà simbologie proprie di un'astronomia primitiva relative ai mutamenti di posizione delle costellazioni osservati generazione dopo generazione per millenni.Questi miti, collegati con i ritmi stagionali e i tempi dell'agricoltura arcaica, sono connessi alle tecnologie agricole.
[da "Wikipedia - enciclopedia libera on line"]