Informatizzaz. di B. Ezio Durante

Cittadina delle Marche, situata in provincia di Macerata, 20 Km a NO del capoluogo: conta circa 10.000 abitanti.
Si trova fra le colline del versante destro della valle del Musone a 631 metri sul livello del mare in una bellissima posizione panoramica che le ha valso il soprannome di "balcone delle Marche".
Dal belvedere presso la chiesa di S. Francesco e percorrendo la strada di circonvallazione la vista può spaziare fino alla costa adriatica ed agli Appennini.
Località di villeggiatura non priva di alcuni opifici (nel settore dell'abbigliamento, della meccanica e del mobile) Cingoli presenta nell'abitato storico non pochi monumenti, anche romanici, come la chiesa di S. Esuperanzio e la torre detta dell'Orologio.
Son poi da citare altre fabbriche d'epoca rinascimentale e barocca: nel palazzo comunale, del XIII secolo ma rifatto durante il Rinascimento, si trova il locale museo di archeologia e storia locale.
Secondo Cesare (De Bello Civili, I, 15) la romana Cingulum venne edificata verso il 63 a.C. dal tibuno della plebe T. Labieno, che fu in seguito luogotenente dello stesso Cesare e quindi suo avversario, sui resti di un antico villaggio.
La città venne devastata dai goti nel VI secolo e quindi dailongobardi nel VII: poi, finiti i secoli più oscuri delle invasioni, si eresse in Comune (XI secolo) seguendo la fazione ghibellina.
Successivamente venne sottomessa da Osimo ma potè conservare una propria forte autonomia.
Passò sotto il dominato della Chiesa verso il 1293 ma nel XV secolo divenne possedimento diretto di Alessandro e Francesco Sforza finché col resto delle Marche entrò definitivamente a far parte del territorio dello Stato della Chiesa.
Tra gli altri vi vide la luce Francesco saverio Castiglioni che divenne papa nel 1829 con il nome di Pio VIII.