informatizzazione B. Durante

CHIOGGIA
(vedi sopra "Porta Garibaldi - anno": 1912 fotografia di A. Bellemo).
"Varie sono le ipotesi sull'origine di Chioggia.
Dando credito alla leggenda, pare che un certo Clodio, uno dei compagni di Enea fuggito alla distruzione di troia, sia approdato nella penisola italica fondando Clodia, l'attuale Chioggia.
Nel 2000 a.C. il popolo dei Pelagi, originari dalla Tessaglia, si sarebbero portati fin qui dando alla città il nome di Cluza, cioè costruita artificialmente e altri nomi ad alcuni toponimi come Lusenzo, Perotolo, Bebe, ecc.
Il progredito popolo degli Etruschi avrebbe lasciato le sue tracce nella struttura urbanistica: cardo (l'attuale Corso del Popolo) anticamente era intersecato nel mezzo dal decumanus, una strada somiglianza delle città etrusche.
Infine (e questa sembra l'ipotesi più veritiera) Chioggia esisteva già in epoca romana, stando alle citazioni della Fossa Clodia e di Brundulum fatte da Plino il Vecchio (I sec. d.C.) nella sua "Naturalis Historia".
Da Clodia poi derivarono altri toponimi come Cluza, Clugia, Chiozza e infine Chioggia.
L'isola si popolò con l'afflusso degli abitanti del retroterra veneto, fuggiti dalle loro città in seguito alle invasione degli Unni (452) e dei Longobardi (568).
Chioggia subì due distruzioni: una ad opera di Pipino il Breve, re dei Franchi (810) e un'altra ad opera degli Ungheri (902).
Nel 1110 essa divenne sede vescovile in seguito alla traslazione della sede stessa da Malamocca.
Clugia Major (Chioggia) e Clugia Minor (Sottomarina) divennero in seguito l'XI e la XII isola della Serenissima, sottoposte all'autorità del dogado veneziano.
Nota e la produzione del pregiato sal Clugiae, esporto un tempo in tutta Italia.
Chioggia fu teatro della storica Guerra di Chioggia (1379-80) tra le due Repubbliche marinare di Genova e di Venezia per il predominio sui mari.
Dopo aver raso al suolo Sottomarina, che verrà ricostruita solo nel 1700, i genovesi strinsero d'assedio Chioggia, ma furono sconfitti con uno stratagemma dal comandante della flotta veneziana, Vittor Pisani.
Seguì un lungo periodo di crisi tra il 400 e il 500 con pestilenze e carestie e quindi la città scopri la sua vocazione alla pesca.
Dopo il tramonto della Repubblica Veneta, la città venne occupata dai Francesi nel 1779 e, dopo il trattato di Campoformido nel 1798, dagli austriaci, alla cui dominazione i chioggiotti tentarono di ribellarsi invano con la storica "sollevazione del Cristo" del 20 aprile 1800.
Il ritorno dei Francesi in città fu breve (1806-1814) e fu seguito dalla seconda dominazione austriaca.
Ad essa Chioggia si rivoltò insieme a Venezia nel 1848-49, ma la liberta conquistata ebbe durata effimera.
Una settantina furono i chioggiotti che seguirono Garibaldi nella sua impresa, tra cui il piu giovane dei Mille, ragazzo undicenne Giuseppe Marchetti.
Chioggia divenne italiana il 15 ottobre 1866. La prima guerra mondiale fece sentire le sue terribile conseguenze anche a Chioggia e, dopo il ventennio fascista, la città venne coinvolta nel secondo conflitto mondiale.
La Liberazione avvenne il 27 aprile 1945.