Carta antiquaria di CEFALU' centro agricolo e industriale in provincia di Palermo, 74 km a ESE del capoluogo, a 16 metri s.m. sul litorale tirrenico; l'abitato si dispone sul fianco occidentale di un promontorio roccioso e ai piedi di un rilievo, dominato da un castello medievale. Comune di 65,80 km2 con 15.000 abitanti circa a vocazione turistica. Le principali attività economiche si basano sull' agricoltura (uva da vino, olive, agrumi e cereali), artigianato, pesca e industrie alimentari, del legno e dei materiali da costruzione. Col nome di Cefaledio, è per la prima volta nominata per la sua alleanza con Imilcone (396 a. C.). Successivamente conquistata da Agatocle (307 a. C.) e dai Cartaginesi, passò ai Romani nel 254 a. C. Assediata e presa dagli Arabi (858), divenne possesso Normanno nel 1063. Riedificata ed abbellita da Ruggero II, godette di un lungo periodo di prospera pace, ma fu rovinata dalle guerre civile del XIV secolo. Ritrovò un relativo benessere dopo il 1451 quando passò direttamente al demanio regio. Tra la fine del 1856 e l'inizio del 1857 fu teatro di un tentativo insurrezionale contro il governo borbonico subito sedato.