cultura barocca
PROVENZA

PROVENZA

Regione della Francia meridionale tra il Mediterraneo, la soglia del Delfinato, le Alpi occidentali e la Linguadoca. La denominazione più che un'area geografica indica un complesso storico, etnico e linguistico e, in quest'ultimo senso la Provenza fu identificata con l'Occitania. La regione, amministrativamente, fa oggi parte della regione Provence-Alpes-Coted'Azur che confina a levante con l'Italia, a N. con la regione Rhone-Alpes, ad O. con il Linguadoc-Roussillon essendo bagnata a S. dal Mediterraneo. La regione (che ha una superficie globale di 31.400 Km.q. ed una popolazione di circa 4 milioni di abitanti) è composta dai diparimenti Alpes- de Haute-Provence (6925 km.q), Hautes-Alpes(5549 Km.q.), Alpes-Maritimes (4299 Km.q. con capoluogo Nizza), Bouches-du-Rhone (5087 Km.q., con capoluogo Marsiglia, Var (5973 con capoluogo Tolone), Vaucluse (3567 Km.q. con capoluogo Avignone),
NOTIZIE STORICHE: Occupata in due ondate dai Celti o Galli (secc. VIII-VII a.C.; VI-V a.C.) che si sovrapposero alle genti liguri più antiche, la Provenza fu colonizzata intorno al 600 a.C. da navigatori greci finché Focea non vi fondò la sua colonia di Marsiglia. Fra II e I sec. a.C. la Provenza fu colonizzata dai Romani: essa appunto derivatuttora il suo nome sa Provincia (Narbonensis) nome originario della provincia romana poi chiamata da Augusto Gallia Narbonensis. Nell'Alto Medioevo la Provenza fu occupata dal visigoto Eurico quindi dai Burgundi e dai Franchi e infine, nel 510 da Teodorico. Dopo la caduta degli Ostrogoti fu tormentata da varie rivolte che richiesero l'intervento di "Carlo Martello": fu in seguito percorsa e saccheggiata dai Saraceni che si insediarono stabilmente (880-972) nel covo fortificato del Frassineto.
Nell'855 l'imperatore Lotario la eresse, con il ducato di Lione, ad autonoma unità territoriale e politica che venne poi ceduta a suo figlio Carlo. Il nuovo regno ebbe vita breve: smembrato più volte il "dominio" fu ricostituito da Carlo il Calvo che lo cedette a Bosone nell'860: da questo passò quindi, dopo alterne vicende, al di lui figlio Ludovico il Cieco (Ca.882-Ca.927). L'autorità di questo risultò solo nominale perché arbitro del Paese fu in verità il feudatario Ugo di Provenza che, divenuto re d'Italia nel 926, lasciò i suoi diritti sulla Provenza a Rodolfo di Borgogna in cambio della rinunzia d'ogni sua pretesa sull'Italia. Dopo Rodolfo vennero Corrado (937-993) e Rodolfo III(993-1032) che fece suo erede Corrado il Salico ponendo le basi per le future interferenze imperiali sulla Provenza. Il territorio (primi XII sec.) fu quindi soggettp alla signoria dei Conti di Barcellona da sempre in lotta con quelli di Tolosa. Quando Raimondo Berengario IV era ancora minorenne (sarebbe sato poi lui il grande protettore di poeti e trovatori) il territorio provenzale fu insanguinato dalla crociata contro gli Albigesi. Dopo le nozze di Beatrice, figlia di Raimondo Berengario V, e Carlo d'Angiò, le sorti della Provenza furono connesse a quelle del Regno di Napoli con sambi reciproci di grande importanza. I rapporti tra Provenza ed Italia divennero ancora più stretti quando (dopo la morte di Bonifacio VIII) il Papato fu trasferito ad Avignone (1309-'77). Infine Carlo III, figlio di Renato e ultimo degli Angioini, fece suo erede il re di Francia Luigi XI. La Provenza, nonostante un certo spirito di impendentismo e qualche rivolta, fu da allora legata alla corona francese fin a quando la Rivoluzione Francese perse la sua storica unità (ma non la compattezza etnico-culturale) venendo divisa in vari dipartimenti.