INFORMATIZZ. B. DURANTE

(TANACETO) PARTENIO
Tanacetum parthenium L.
Famiglia: Compositae (Asteraceae)
Droga: Parti aeree o foglie
Costituenti principali:
Lattoni sequiterpenici (partenolide, germacranolide); guaianolidi; olii essenziali monotepenici (canfora); flavonoidi (derivati dell'apigenina) derivati poliacetilenici
Attività principali:
Antinfiammatorio; antivirale; antisettico
Impiego terapeutico:
Profilassi dell'emicrania e cefalee vasomotorie; artrite e dolori articolari; disturbi reumatici; allergie; irregolarità mestruali
Attività farmacologica:
Noto anche come Feverfew, il TANACETO PARTENIO (spesso confuso con il TANACETO VOLGARE) è una pianta usata nella medicina popolare principalmente come tonico, stimolante, digestivo e contro i crampi, ma noto anche per trattare la febbre, i dolori articolari, i disturbi digestivi, i parassiti intestinali e i disordini ginecologici.
La pianta fresca era anche usata per pulire le ferite e nelle contusioni come antisettico e come collutorio dopo le estrazioni dentali.
L'etimologia del fitonimo è singolare.
PARTENIO deriva dal latino partheniu(m) a sua volta proveniente dal greco parthenion un derivato da parthenos = "fanciulla".
Alcuni hanno poi voluto che il nome del genere TANACETO derivasse da athanatos/-e/-on grecismo che rimanda all'idea di "immortale": ma in effetti questo passaggio non è per nulla giustificato dalla glottologia e Tanacetum resta etimo incerto coniato semmai dal latino medievale.
Il nome inglese FEVERFEW sarebbe poi un'elaborazione dal latino febrifugia per indicare l'impiego della pianta nelle affezioni febbrili: ma in vero febrifugia era il fitonimo che i latini usavano per indicare semmai la Centaurea minor.
Fin dai tempi antichi è stato utilizzato nel trattamento dell'emicrania, indicazione che la fitoterapia moderna ha riconosciuto come primaria della pianta.
Studi clinici hanno infatti confermato l'efficacia del fitocomplesso nella profilassi delle emicranie. I sequiterpeni ed in particolare il partenolide è ritenuto il componente attivo responsabile di tale azione.
Il meccanismo d'azione fino ad ora dimostrato è l' interferenza del partenolide con la cascata dell'acido arachidonico ed in particolare l'inibizione della sintesi delle prostaglandine mediata da un effetto inibitorio sulla fosfolipasi A2. A questa azione antinfiammatoria del partenolide sembra contribuire anche una interferenza con gli enzimi 5-lipossigenasi e un' attivazione della ciclossigenasi e della nitrossido sintetasi.
La complessità d'azione ha reso necessari ulteriori approfondimenti che sono tuttora in corso: il partenolide ha infatti mostrato di inibire anche l'aggregazione piastrinica e il rilascio di serotonina in studi farmacologici.
L'indicazione del fitocomplesso del tanaceto nella profilassi dell'emicrania è oggi riconosciuta ufficialmente dalle monografie ESCOP (1996).
Non sono noti effetti secondari anche per assunzione prolungata e non sono note interazioni con farmaci ad eccezione di un sospetta interferenza con anticolagulanti.
Non assumere in gravidanza e nell'allattamento.
In rari casi sono state riportate dermatiti da contatto (causata dal partenolide), infiammazioni del cavo orale, irritazioni della lingua e delle mucose della bocca.
Aspetti botanici:
Il TANACETO PARTENIO è una pianta erbacea perenne, molto profumata, originaria delle regioni del sudest europeo, in particolare della regione dei Balcani, che si è poi diffusa in tutta Europa, in Australia e Nord America.
Presenta fusto ramificato e infiorescenza formata da più capolini, dei corimbi composti da 5 a 20 fiori.
Fiorisce in luglio-agosto. Il momento balsamico è proprio prima della fioritura.
Dopo la raccolta le parti aeree sono lasciate essiccare all'ombra a temperature controllata e mai superiore ai 35°C.
Le proprietà della pianta sono state attribuite al fitocomplesso ed in particolare al partenolide.
Per la formulazione di preparati fitoterapici sono stati messi a punto estratti standardizzati in partenolide a partire da un titolo minimo di 0.2% fino a titoli di 0.7-0.9%.
Per la profilassi dell'emicrania è consigliato il prolungamento del trattamento per alcuni mesi.
Forme farmaceutiche e posologia:
Infuso: 5 g di droga in 100 ml per 15'/ 3 volte al dì
Infuso forte (come collutorio): 10 g di droga in 100 ml per 25' / più volte al dì
E.S.: 200-250 mg estratto stand. 0.2%/ cps al dì.
Fonte: farmanetwork