cultura barocca
informat. B. Durante

Il Mirto (Myrtus Communis L.) è una pianta della famiglia delle Myrtaceae. La famiglia delle Myrtacee comprende circa 100 generi e 3000 specie diffuse nelle regioni temperate, tropicali e subtropicali. Il Mirto vegeta in tutto il mezzogiorno europeo, specialmente in Grecia, Italia, Spagna e nella Francia mediterranea. Generalmente resiste con difficoltà nelle regioni a nord delle Alpi ma lo troviamo nelle contee sud-occidentali dell'Inghilterra, lambite dalla corrente del Golfo, e persino dell'Irlanda. La sua coltura ebbe una tale diffusione sin dall'antichità che la pianta è spesso diventata un fitotoponimo, ha cioè dato nome a determinate località o aree: la pianta nella classicità greca e romana era sacra agli Dei in particolare ad Afrodite/Venere (vedi e approfondisci da qui la tematica): poi le sue fronde divennero, a partire dal 500 a.C. simbolo di vittoria, infatti durante un’ovazione, decretata dal Senato romano (concessa in genere quando la guerra era di minore importanza o quando il conflitto non si era concluso con una battaglia con meno di 5000 nemici uccisi (per cui si concedavano prima il Trionfo e successivamente gli Ornamenti Trionfali) o accordata ad un generale vittorioso in una campagna nel corso di una guerra non ancora conclusa) il vincitore saliva al Campidoglio con una Corona di Mirto (Corona Ovalis = vedi l'immagine) e sacrificava una pecora (ovis in latino, da cui il termine ovazione).
Negli ultimi secoli dell’impero romano il mirto era considerato un albero propiziatorio per i giovani sposi e veniva regalato per la loro abitazione, se ne facevano ghirlande per le feste nunziali. Questa tradizione è ancora in uso oggi in alcune regioni italiane dove si usa mettere, nei mesi estivi, alcuni rametti di mirto nel bouquet della sposa. Renzo Villa nel suo contributo sul volume dedicato allo studio del Catasto intemelio di metà '500 (p.284, col. I) registra per l'area ventimigliese il fitotoponimo (comunque a larga diffusione ligustica) Mortasso che fa derivare dalle voci dialettali murta (appunto "mirto") e murtéu ("mirteto"). E' una pianta che ha goduto di una notevole utilizzazione. Essa contiene infatti nelle foglie e nei rami circa lo 0,50 per cento di essenza di mirtolo che viene usato in medicina quale balsamico, antisettico delle vie respiratorie e sedativo. L'infuso di foglie di Mirto è un rimedio antichissimo contro la leucorrea e le emorroidi: inoltre l'acqua distillata dai frutti fa parte della composizione dell' ACQUA ANGELICA usata quale cosmetico (un discorso a parte vale per il legno che, particolarmente duro, si presta a lavori di tornitura: inoltre il Mirto è anche coltivato per finalità ornamentali)