INF. BARTOLOMEO DURANTE

L'alloro è una pianta della regione mediterranea. Già sessanta milioni di anni fa era diffusissima in queste zone che presentavano un clima subtropicale favorevole allo sviluppo delle foreste di LAURIFOGLIE. Questa pianta è stata definita dagli antichi "suprema fra tutte" ed utilizzata nei riti religiosi per i trionfi e le cerimonie. La pianta era il simbolo della vittoria: il generale vittorioso si faceva precedere a Roma da alcuni messaggeri che portavano ramoscelli di alloro e li andavano a deporre sul Campidoglio, poi entrava in città su un carro trainato da cavalli incoronati di lauro ed egli stesso ne teneva un ramo in mano e ornata la fronte. Con l'inizio dell'impero ornarsi di lauro fu riservato solo agli imperatori. Il mito di questa pianta ha origini greche: è la nascita dell'Alloro il cui nome greco è Dafne. Quest'ultima era una ninfa, figlia del fiume Peneo. La fanciulla rifiutava tutti I pretendenti e preferiva vivere libera per i boschi come la dea Diana. Di lei s'innamorò il dio Apollo. Dafne implorò il padre Peneo di trasformarla in un'altra figura che Apollo non potesse amare. Fu esaudita: la sua pelle pian piano si trasformò in corteccia, i suoi capelli in fronde, i suoi piedi in radici. Apollo abbracciando la pianta le disse che per sempre si sarebbe ornato delle sue foglie perennemente verdi. L'alloro è infatti una pianta sempre verde. Nell'antichità era considerata una pianta profetica e le sacerdotesse sacre ad Apollo ne masticavano le foglie. I romani ritenevano che i fulmini non si sarebbero mai abbattuti sugli allori per cui costruivano i fasci fulgurali dei parafulmini con rami intrecciati di alloro, nei quali inserivano chiodi e pezzi di latta. Svetonio ci racconta che Cesare usava mettere in testa una corona di alloro durante i temporali.