Inf. Durante
Tra i fatti meno citati
che caratterizzano la misteriosa storia della SACRA SINDONE è il viaggio che essa fece, assieme alla casa regnante sabauda, mentre Torino era assediata nel 1706 durante la GUERRA DI SUCCESSIONE SPAGNOLA. Nel 1785 il teologo don Rosina, Cappellano e Custode della Reliquia, rilasciò questa dichiarazione: "Attesto io sottoscritto avere inteso da re Carlo Emanuele III di gloriosa memoria che nell'anno 1706, minacciata la città di Torino di assedio, si portò esso con la Reale Famiglia a Genova; che in detto tempo seco si recarono la preziosissima Sindone e questa nelle case, ove si fermarono a riposo, collocarono sempre in camera appartata decente con lumi". Dell'argomento si è occupato con perizia L. BAGNARA in un articolo edito sulla "CASANA 1999 - 3, dal titolo "1706: viaggio dei Savoia da Torino a Genova con la Sacra Sindone" (lavoro da cui molti si è tratto per queste considerazioni -con qualche nostra integrazione- anche per la parte iconografica). Lo studio più recente, prima di quello del Bagnara, che riprese l'attestazione del Custode della Sacra Sindone fu quello di Maria Delfina Fusina, "Le peregrinazioni della Sindone durante l'assedio di Torino (1706)" in "Bollettino della Società degli Studi Storici, Archeologici ed Artistici della provincia di Cuneo", n.2, settembre 1972, p.153. Sulle pubbliche ostensioni della SINDONE (famosa quella del1688-1690 [Castello di Racconigi] di cui sopra è riportata la rappresentazione, in incisione ad acquaforte su seta, opera di Pietro Antonio Boglietto) sono comunque basilari i "Cenni sulla Santissima Sindone, sulle principali sue pubbliche ostensioni e su quella che ha luogo addì 4 maggio di quest'anno 1842" opera in cui, a p. 26, è scritto: "...nell'anno 1706, quando il Piemonte invaso dai Francesi, Torino minacciata d'assedio, come poscia lo soffrì lungo e disastroso, fu la Sindone per preservarla dall'eccidio, portata dalla Famiglia Reale in Genova, ov'erasi essa rifugiata, e durante quel viaggio, nelle case in cui la Duchessa coi Principi prendevano riposo, veniva la Sindone collocata sempre in camera coi lumi appartati e decorosi addobbi". Queste notazioni sono importanti perché se da un lato affrontano un episodio non molto noto della storia recente della SINDONE per altro verso, sia dal punto di vista della fede che da quello religioso, interessano notevolemente non solo la SACRA RELIQUIA, Torino donde partì, Genova dove giunse ma, oltre il Basso Piemonte, coinvolgono gran parte del PONENTE LIGURE e precisamente quella parte del PONENTE ormai sotto dominio SABAUDO che corrispondeva al PRINCIPATO DI ONEGLIA territorio attraverso cui passò in pellegrinaggio il REGALE E SACRO CORTEO, pellegrinaggio che vale la pena di PROPORRE IN UN'ANALISI MODERNA anche per l'influenza esercitata dall'evento sulle specifiche costumanze religioso-spirituali della VALLE DI ONEGLIA