PER LEGGERE LE VARIE TEMATICHE E PRESCINDENDO DAL COLORE CLICCARE SUI LINK SOTTOLINEATI IL CASTELLO DI PORTILORIA A NERVIA DI VENTIMIGLIA E LA SUA VICINANZA AD UN AREALE DI COLTURA DI MANDORLI -LA PRESENZA DEL TOPONIMO A TURE NELL'AREALE IN CUI SORGEVA Ancora oggi nella cittadina di Tabiano, in provincia di Parma -per vari aspetti legata in una sorta di contenzioso storico alla supposta Taggia bizantina- nel contesto della via Francigena lungo il percorso dei pellegrini, si preparano dolci deliziosi ispirati all’antica ricetta in cui la mandorla ha un ruolo basilare, sotto forma degli assai nutrienti"biscotti alla mandorla" che rientravano inoltre fra quanto si offriva spesso ai oellegrini di fede [NOTA INTEGRATIVA=MASSIMO TROIANO E UN PRANZO PRINCIPESCO DEL XVI SECOLO IN BAVIERA IN CUI LE MANDORLE SVOLGONO UN RUOLO IMPORTANTE]
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L'AFFASCINANTE E ANTICHISSIMA STORIA ATTESTATA DA DOCUMENTI NOTARILI
DI
UN DOLCE DI
CAMPOROSSO A BASE DI MANDORLE DI CUI IL BORGO DELLA VAL NERVIA ERA PRODUTTORE = MANDORLE REPUTATE DA MILLENNI DI GRAN PREGIO ALIMENTARE
E DELLE QUALI PARE GIUSTO RAMMENTARE IL POETA E MUSICISTA TROIANO MASSIMO CHE FORNI' AMPIA DOCUMENTAZIONE DELL'USO CHE SE NE FECE IN QUESTO PRINCIPESCO PRANZO RINASCIMENTALE
SEGUENDO INOLTRE ANTICHI SCRITTI QUI DIGITALIZZATI,
NON SI PUO' NON RAMMENTARE COME NELL'ESTREMO PONENTE LIGURE E SPECIFICATAMENTE A CAMPOROSSO =
UN'ECCELLENZA ALIMENTARE A VASE DI MANDORLE FOSSERO E SIANO ANCORA
**************E BÁNE**************
(la cui denominazione a detta di alcuni esperti di dialettologia deriverebbe dal lemma Bàna a sua volta derivato dal verbo sbanà nel senso di spalancare la bocca) =ed ancora vedi, dalla tradizione locale tramandata, la
LA RICETTA CAMPOROSSINA DELLE E BÁNE
E LA LORO PLAUSIBILE RELAZIONE CON UN DOLCE DI ROMA ANTICA E DELL'IMPERO VALE A DIRE I BISCOTTI ALLE MANDORLE DETTI
CRUSTULA AMYGDALINA.
Considerazioni, con testi antichi digitalizzati o trascritti, sui mandorli e sulle qualità nutrizionale e fitoterapiche delle mandorle di naturalisti di varie epoche come Plinio il vecchio, Pietro Andrea Mattioli, "Amatus Lusitanus" e Castore Durante senza dimenticare di risalire al settecento menzionando Antonio Maria da Albogasio (al secolo Casimiro Affaitadi anche scritto Affaitati) che disquisice sugli innesti anche dei mandorli facendo precedere le riflessioni sulle mandorle scritte o segnate -come leggesi a pagina 54 della medesima sua opera- da cui si ricavavano dolci tipici e nutrienti oltre che giovevoli alla salute
La mandorla oltre che nell'uso alimentare nella svariata ritualità delle civiltà antiche
E BÁNE SONO UNA REALE UNA
SQUISITEZZA, TIPICA SPECIALITA' DI QUESTO
BORGO DI VAL NERVIA TRA '600 E '700 PURTROPPO COLPITO DA VARIE VIOLENZE ANCHE GUERRESCHE CHE NE COLPIRONO L'ECONOMIA RURALE
IN FONDO CORAGGIOSAMENTE
RECUPERATA, COME NEI CASI PUR DISTINTI DELLE ALTRE "VILLE" DEGLI "OTTO LUOGHI", DAL XIX SECOLO IN VIRTU' DI NUOVE SCELTE ECONOMICHE, LEGATE ALLE MUTATE CONDIZIONI SIA SOCIO-POLITICHE CHE AMBIENTALI, DI TIPO AGRARIO E NON:
UN BORGO COMUNQUE DALLA STORIA MILLENARIA E DA VISITARE
DONDE
PROVENENDO DA BORDIGHERA, VALLECROSIA O DAL MARE DI VENTIMIGLIA,
I PELLEGRINI DI FEDE DIRETTI IN VARIE SANTE METE SI INERPICANO IN VARIE DIREZIONI, VIE ANTICHE
PERCORSE DA POPOLI E GENTI NEI MILLENNI TRA CUI MERITANO
UNA PECULIARE ATTENZIONE I PELLEGRINI PER IL SANTUARIO DI SANTIAGO DE COMPOSTELA (PROVENIENTI VERSO L'AREA INTEMELIA DA NOVALESA O DALL'OCCIDENTE LIGUSTICO)TENUTI PER RAGIONI QUI SCRITTE AD EVITARE I CENTRI URBANI ED A SEGUIRE VIE ALTERNATIVE COME RAGGIUNGERE IL SITO DELLA CHIESA CAMPOROSSINA DI S. PIETRO E POI PROCEDERE PER UN PERCORSO D'ALTURA ONDE RAGGIUNGERE IL PRIMO TRAGITTO DELL'AD VISITANDUM GUIDA OTTIMALE VERSO IL SANTUARIO GALIZIANO